Palazzo Belmonte Riso (Polo Museale Arte Contemporanea – Regione Sicilia)
Photos © E.M. 2018
Domenica 11 marzo 2018 ore 15.30
CASTELLO DI MORSASCO
Ore 15.30 Benvenuto da parte di Gianfranco Comaschi, Presidente Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe- Roero e Monferrato
Introduce Franca Mollo, Associazione Amici di Castelli Aperti
Ore 16,00 Roberto Maestri, presidente Circolo Culturale I Marchesi del Monferrato, “Aleramici in Sicilia sulle tracce di un’emigrazione medievale dimenticata”
Ore 16.30 Chiara Modìca Donà Dalle Rose, presidente WISH –World International Sicilian Heritage e creatrice di BIAS – Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea Sacra delle Religioni e dell’Umanità Presentazione della B.I.A.S 2018 che sarà inaugurata a Palermo il 14 aprile 2018 e con il coinvolgimento di tutta la Sicilia e della regione del Sinai
Ore 17,00 Visita guidata Preview BIAS 2018, allestita nella Polveriera del Castello e della mostra personale di Rosa Mundi;
Ultima occasione di poter visitare la BIAS che è stata inaugurata il 9 ottobre 2017 al castello di Morsasco
BIAS 2018
L’anteprima si sposta al Castello di Morsasco, in provincia di Alessandria.
Dall’8 al 29 di ottobre 2017 sarà possibile ammirare le opere già esposte a Venezia.
OPERE
ARTISTI
L’evento è organizzato al Castello di MORSASCO in collaborazione tra WISH e Associazione Amici di CASTELLI APERTI
https://youtube.be/DCI3MNM3-C4
23 may 2016
PREVIEW VENICE
Chiara Modìca Donà dalle Rose, Concert Music Director
Buddhist, Induist, Jewish, Christian, Islamic music, dances and songs
Corinne Latteur, Sukun Ensemble, Atmanda e Talavidya Academy,Theophonia, Lucina Lanzara, Liesl Odeenweller, Claudia di Gangi performer
and
PREVIEW PALERMO
23 september 2016
Lucina Lanzara Concert Music Director
Dara Siligato, performer
Alessio Romeo, tastiere
“VoXaS – il grano e l’Alba” (di Lucina Lanzara)
Coro Shqiponjat (Piana degli Albanesi)
Direttore Giorgio Ferrara
Tradizionali di Piana degli Albanesi
Is aghios, Ita Cheruvium
Giovanni Mattaliano, clarinetto e ideazione
Massimo Patti, contrabbasso
Suite sefardita, arr. Mattaliano/Patti, Soteira di Giovanni Mattaliano, Toc Poc di Giovanni Mattaliano
Coro della Chiesa Cattedrale di Palermo
Direttore Mauro Visconti
Yon
Christ Triunphant
Ortolani
Dolce è sentire
Miserachs
Cantate Domino
UMANITY’S TIME LIFE by Rosa MUNDI www.rosamundivisualart.com
rosa@rosamundivisualart.com
www.biasinstitute.it
CREDIT SONG SCHENGEN by BJM Mario Bajardi Published by Iter-Research 2014 Courtesy by ONDE Electronic contents 2014)
Si ringrazia la Regina Zenobia che osò ribellarsi all’Impero Romano, a Cleopatra, a Didone e a Semiramide, San Simeone Stilita il Vecchio e all’ Archeologo Khaled Asaad.
Si ringrazia l’Umanità di Palmira La Sposa del deserto, alle acque del fiume Eufrate, le lunghe Palme che cingevano il suo corso, l’Umanità del Krak des Chevaliers, Qalʿat Ṣalāḥ al-Dīn, i ruderi della Rocca di Simeone Qalʿat Simʿan, all’Umanità del tempio di Baalshamin, all’Umanità del tempio di Baal.
Palmira la città delle palme era il nome di un’antica città della Siria, distrutta dagli arabi nel VI secolo, era un importante centro carovaniero sul fiume Eufrate, nel deserto siriano, dove benessere e ricchezza erano a portata di tutti. Il regno di Palmira risale al 267 a.c.. Era un luogo di tolleranza, un crocevia di religioni che convivevano tra loro liberamente. Bet – Zabbai, il nome in aramaico di Zenobia, significa figlia di Zabbai. Nella Historia Augusta veniva rappresentata come un Regina casta, carismatica, avvenente e generosa che non esitava a partecipare alle battaglie accanto ai suoi soldati, a cavallo o sul carro. Zenobia era molto colta, parlava aramaico, egiziano, greco e latino e nutriva la sua corte di intellettuali e filosofi. Zenobia voleva l’autonomia dall’Impero Romano e riunire sotto di sé l’Asia Minore e l’Egitto. Riuscì a sottrarre l’Arabia ai Romani con l’aiuto dei Parti. Ma nel 272 a.c. si arrese alla riconquista di Roma Caput Mundi.
Oggi la città di Palmira, la Siria, sono il simbolo di un conflitto che dura dal marzo del 2011, data di una apparente rivolta contro il Presidente Bashar Assad, sino a quel momento elogiato rappresentante di uno Stato sicuro e laico, una sorta di cuscinetto di sicurezza delle porte del caldo medio Oriente.
La Siria oggi è diventata il terreno di uno scontro internazionale, al confine tra il terrorismo e il potere di attori della neo guerra fredda economica. Una guerra civile camuffata, svelatasi poi nella scientifica furia Jihadista e nella violenza distruttrice degli uomini di Al Qaeda, che oggi si rivela senza più margine di dubbio, una guerra sul campo tra due diverse assi: le monarchie del Golfo, Turchia e gli stessi Stati Uniti a cui si contrappone l’intervento dell’Iran e delle milizie sciite libanesi di Hezbollah a fianco di Assad. La guerra non risparmia nessuno, colpisce i civili, causando quotidianamente stragi e i massacri. I media e la politica internazionale sembravano decisi a destituire il Presidente Assad quando il 30 settembre 2015 la Russia è intervenuta appoggiando le truppe di Damasco. Lo scenario si complica.
Oggi in Siria si combatte una guerra per procura dove le principali potenze coinvolte – regionali e mondiali – usano le persone l’Umanità del XXI come delle pedine, involontarie combattenti. Il numero delle vittime, secondo l’osservatorio siriano, è in continuo aumento: 312.000 morti, 149.000 civili, 16.000 bambini e migliaia di profughi.
I profughi di passaggio, l’Umanità in transito – The Passengers – divelti nella loro quotidianità, inconsapevoli guardiani delle testimonianze di un passato glorioso, scudi umani di siti archeologici che fanno rabbrividire la comunità internazionale, sono costretti a scappare e varcare la Porta – The Door – ad abbandonare tutto, infilarsi nel buio di un futuro sconosciuto e saltare nel vuoto – The Jump – del Mare Internum Nostrum.
HUMANITY’S TIME LIFE è la PORTA ITINERIS DICITUR LONGISSIMA ESSE del XXI.
Photos and Video by Visual ArtRosa Mundi, Siria 2011/2017
For BIAS 2018 | Preview Venice