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Last Press Relase
Il 31 luglio 2020 alle ore 19,30, nelle sale di Palazzo Marchetti a Malfa, nell’isola di Salina, verrà inaugurata la X ° tappa della BIAS 2020 . L’evento è impreziosito da un concerto aperto al pubblico. Sempre il 31 luglio 2020 alle ore 18,30, presso le sontuose sale del Castello Aldobrandesco di Arcidosso, nel cuore del Monte Amiata e nel centro buddista International Atiyoga di Merigar in Toscana ed a Tenerife, apriranno in contemporanea le XII°, XII° e XIII° tappe della BIAS 2020 con una danza del Vajala in mondovisione. Il 4 agosto alle ore 19,30, sempre nell’ambito delle attività BIAS 2020 del Padiglione Filosofico, un symposium di filosofia alla presenta dei Docenti Giuseppe Girgenti e Gabriele Schimenti, moderato dai Prof. Mariella Spagnolo e Lorenzo Palumbo del Festival delle Filosofie ( partner della Fondazione Donà dalle Rose e di WISH in BIAS 2020) ci condurrà nel mondo del gioco del tempo e del tempo del gioco.
Il 26 luglio 2020 è stato aperta la IX° tappa della BIAS 2020 nel cuore di Taormina, all’interno del trecentesco ex monastero, oggi Hotel Metropole con il patrocinio dell’Associazione nazionale donne del Vino che hanno offerto i pregiati vini etnei agli ospiti della serata ed agli artisti esposti.
La sera di venerdì 24 luglio dalle ore 18.00 alle ore 21.00 è stata presentata ufficialmente presso l’ormai storica Piazzetta San Marco, nel cuore del magico borgo di Porto Rotondo, l’ottava tappa della BIAS – Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra delle religioni e credenze dell’Umanità, iniziata a Venezia il 12 giugno scorso, dallo storico porto di Sant’Elena, attraversando in lungo e in largo tutta l’Italia. La BIAS oltre al patrocinio del Consorzio di Porto Rotondo e di tanti altri enti pubblici e privati del luogo è promossa dalla PRM srl, proprietaria dei terreni di Porto Rotondo dove si svolge questa tappa espositiva, della Fondazione veneziana Donà dalle Rose, da WISH, con il patrocinio del Consorzio di Porto Rotondo e dall’acqua San Martino. Questa parte della BIAS mette in mostra, en plein air 20 opere di 5 artisti BIAS 2020, tra i 100 selezionati in tutto il mondo, creando uno stretto legame con Venezia, città dei fondatori di Porto Rotondo, il Conte e la Contessa Nicolò Donà dalle Rose e Françoise Marsot Donà dalle Rose che sessant’anni fa, come dei visionari argonauti del secolo scorso, immaginarono, posero le basi e crearono con tanta passione e dedizione il villaggio di Porto Rotondo rievocando le gesta degli antichi romani che dalle cave di granito estrassero tre colonne del Pantheon di Roma.
Al vernissage, aperto al pubblico, saranno presenti molte personalità tra cui non mancheranno i membri del consiglio di amministrazione del Consorzio di Porto Rotondo e le autorità di governo del Comune, i portorotondini di sempre, amici, curiosi e tanti operatori dell’arte e collezionisti internazionali giunti sull’isola per tale evento, ma soprattutto il Vice-Presidente della Fondazione Donà dalle Rose Dr. Francesco Donà dalle Rose, la Presidente di WISH e la Direttrice della BIAS Dr.ssa Chiara Modìca Donà dalle Rose, insieme agli artisti.
OPERA DELL’ARTISTA ROSA MUNDI
Grande attesa per i fratelli Cristiano e Patrizio Alviti – scultore il primo, pittore il secondo – meglio conosciuti al grande pubblico come ALVITIART, con le loro monumentali opere e per l’artista Rosa Mundi che sin dal 1992 non rivela il suo volto per volontà espressa di passare alla storia solo per la sua arte e i messaggi che attraverso essa veicola nei secoli al mondo, nonché le artiste Camilla Ancillotto e Margherita Grasselli tra le grandi promesse femminili del panorama dell’arte.
Poche settimane fa sono state presentate le ultime quattro tappe in terra di Sicilia a Palazzo D’Orleans, presso la Presidenza della Regione Sicilia. All’incontro erano presenti oltre al presidente di BIAS, Prof. Avv. Chiara Modìca Donà dalle Rose, anche l’assessore ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana Dr.Alberto Samonà, il Sindaco di Palermo Prof. Avv. Leoluca Orlando, l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo Prof. Mario Zito Direttore dell’Accademia della Belle Arti di Palermo e Avv. Antonio Ticali Soprintendente della Fondazione Sant’Elia.
WISH – World International Sicilian Heritage, da una progettualità dell’artista Rosa Mundi, con la Fondazione Donà dalle Rose promuovono la terza edizione della BIAS, con molteplici tappe di esposizione in contemporanea in Italia ed all’estero, esposizione transnazionale di arte contemporanea sacra legata alla spiritualità dell’artista e rivolta a tutte le religioni dell’umanità.
Una Biennale, la BIAS, nata nel 2009 che supera l’idea di Padiglioni nazionali in cui racchiudere i singoli artisti di tutto il mondo, creando invece dei Padiglioni spirituali in cui le matrici della dialettica utilizzata dagli artisti genera ideali Padiglioni Abramitici, filosofici, scientifici, buddisti, induisti, zorastriani, sciamani, archeologici delle religioni perdute, africani, web artisti, uniti dal comune denominatore BIAS, ossia l’essere sprovvisti di muri, di barriere fisiche e di riserva mentali figlie del pregiudizio del relativismo culturale nazionalistico.
Francesco e Chiara Donà dalle Rose, a capo della Fondazione Donà dalle Rose, dopo anni di lavoro e di promozione dell’arte e della cultura del collezionismo e soprattutto del mecenatismo di cui sono interpreti incontrastati nella memoria e nelle loro quotidiane azioni da più di 600 anni, sulle orme dei loro antenati hanno creato un percorso artistico nel cuore dell’ormai antico borgo di Porto Rotondo, tra i ginepri e il granito di questo luogo meraviglioso della Sardegna che incanta turisti di ogni dove e ci narra la limpidezza di un mare cristallino e di una natura a tutt’oggi incontaminata.
Il Presidente del Consorzio, l’avvocato Leonardo Salvemini, e tutta la comunità portorotondina è oltremodo grato ai Conti Francesco e Chiara Donà dalle Rose per aver portato a Porto Rotondo la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea Sacra e delle Religioni dell’Umanità, un evento internazionale così prestigioso ed importante che arricchisce ulteriormente il tessuto e la sensibilità artistica e culturale del nostro borgo. “Sono certo – dichiara il presidente Salvemini – che trattasi di un inizio di collaborazione e di partenariato tra la Fondazione Donà dalle Rose e Porto Rotondo, che non potrà che produrre altri importanti eventi di crescita culturale grazie al contributo di consorziati illuminati come Francesco e Chiara Donà dalle Rose”.
OPERA DELL’ARTISTA CRISTIANO ALVITI
“È la spiritualità oltre le barriere linguistiche e geopolitiche, oltre i confini nazionali, in una visione universale che individua nel dialogo tra arte e religione un medium privilegiato di valori etici ed estetici. L’arte diviene strumento di dialettica, di riflessione sul concetto di identità, per segnare un percorso inter/trans-religioso funzionale al disvelamento della complessità, quanto mai attuale, della diversità umana e della sua altrettanto polisemica produzione artistica. La lingua e la religione hanno una funzione pregnante nella società umana, consentono la comunicazione, ne affermano i livelli di definizione, coadiuvano nella costruzione del senso che l’uomo attribuisce al proprio vissuto, sia metafisicamente che bio-culturalmente” sottolinea il presidente Chiara Modìca Donà dalle Rose.
Per Alberto Samonà: “Il campo su cui ci porta quest’anno la Biennale d’Arte Sacra è quella del tempo e del gioco. Il gioco e il sacro hanno molto più di quanto non appaia a prima vista in comune: entrambi creano un “mondo nel mondo”. Il credente realizza una “performance simbolica” che esprime attraverso segni, simboli, metafore, esperienze spaziali e temporali fuori dal comune, dando origine a qualcosa di diverso e di sublime. Lo stesso avviene nel gioco dove ci si cala nell’immaginare un mondo che va oltre il tangibile creando una “vis imaginativa” di eccezionale valore. In questo anno condizionato dal Covid anche il tempo è tornato ad avere una propria dimensione. Ci ha fermato per ricordarci che non siamo solo materia ma spirito. Che il gioco oggi venga sempre meno preso in considerazione e che teoreticamente venga contestato è frutto della stessa visione illuministica in cui vive l’Occidente. Visione che ha portato una grave perdita antropologica. Non siamo più capaci di “giocare”, siamo diventati più seri e tristi, impieghiamo soltanto l’emisfero sinistro del cervello, mentre Dio è creatività, libertà, spiritualità, gioco. Ecco perché iniziative come quelle della BIAS diventano un mezzo, uno strumento attraverso cui recuperare la visione spirituale, ludica e, quindi, sacra della nostra vita.” “Se la religione ha contribuito, sin dalle origini, – continua Chiara Donà dalle Rose – alla lettura interpretativa del mondo, l’arte è stato il linguaggio immediato attraverso il quale il mondo è stato impresso, indagato e sublimato. Religione e arte sono strettamente connesse, in virtù di un medesimo principio che le accomuna, la ricerca del senso della vita come della morte, intesa esclusivamente quale crisi della presenza”.
OPERA DELL’ARTISTA CAMILLA ANCILOTTO
Ed il sovrintendente Antonio Ticali ribadisce l’importanza dell’arte nella nostra terra e nella nostra cultura oggi più che mai e sottolinea l’importanza delle distanze di sicurezza da mantenere per la visita al Loggiato San Bartolomeo sede di BIAS 2020 ed inaugurata il 12 luglio. “Per la prima volta – dichiara Ticali – la Fondazione Sant’Elia ospita la BIAS, una realtà che nasce tra Palermo e Venezia, che è cresciuta nel tempo, basti ricordare i grandi numeri di quattro e due anni fa tra la Cattedrale ed il Museo Riso con le edizioni BIAS 2016 sulla “Creazione “ con l’apertura di 18 luoghi tra palazzi, oratori e chiese del centro storico di Palermo con WISH e la Fondazione Donà dalle Rose e più di 5.000 visite nel primo giorno di apertura e con la BIAS 2018 sul tema della “The Gate: porta itineris longissima dicitur esse” con l’apertura di 36 luoghi tra Palermo Capitale della Cultura e l’Egitto nella penisola del Sinai ed Israele e Palestina, e che quest’anno supera oltre modo i confini nazionali portando l’Italia fuori anche in Senegal, i Russia, in Cina ed in Jamaica. Un fattore importante è stato ed è anche la collaborazione coi vertici religiosi locali ed un buon sincronismo che dimostra sempre la città di Venezia, Palermo, Messina, Marsala, Gibellina, Taormina, Castello di Morasco e novità di questo anno anche Porto Rotondo, Salina e Arcidosso in un dialogo sottile, ben gestito e BIAS, con trasversalità, consente di raccontare l’aspetto contemporaneo di tutto ciò”.
Sulla Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea Sacra e delle Religioni dell’Umanità interviene anche il sindaco di Palermo, il professore Leoluca Orlando che dichiara: “Ancora una volta Palermo sarà capitale dell’arte e della cultura, ancora una volta sarà il luogo in cui l’arte sacra di tutto il mondo si incontrerà, sottolineando ancora una volta sin dal 2016 nelle precedenti edizioni come la religione e le religioni possano essere strumento di incontro e di dialettica costruttiva, di riflessione sull’identità e su come questa sia elemento fondante della comunità umana, in cui tutti sono uguali, in cui tutti sono diversi. Un sentito ringraziamento lo rivolgo alla Fondazione Donà dalle Rose e a WISH – World International Sicilian Heritage, che con la presidentessa Chiara Modìca Donà dalle Rose dimostrano nuovamente, senza interruzioni e con grande dedizione intellettuale e professionale il proprio affetto per la nostra città, la nostra terra, rinsaldando un legame e un’affinità che negli anni ha prodotto straordinari risultati culturali, ben oltre la manifestazione artistica conducendoci altresì al prestigioso riconoscimento di città capitale della cultura italiana nel 2018 e meta di sempre più crescenti e frequenti eventi internazionali”.
OPERA DELL’ARTISTA MARGHERITA GRASSELLI
Tema della terza edizione di BIAS è il gioco “The Game: the time of game and the game of time” inaugurata nel 2020 tra Venezia, Palermo ed altri suggestivi luoghi del medioevo. Nonostante la grande prova ed il confinamento che ci ha riservato il 2020, BIAS si svolge in contemporanea in diverse location tra Venezia, Valsanzibio, Palermo, Castelvetrano – Selinunte, Fondazione Orestiadi Gibellina Nuova, Taormina, Marsala, Messina, Porto Rotondo, Salina, Arcidosso, Erice, Castello di Morsasco ed all’estero la penisola del Sinai (Egitto), Barcellona, Isola di Tenerife, San Pietroburgo, Dakar in Senegal.
Il legame tra Venezia, città dalle mille stratificazioni ed intrecci, con Villa Barbarigo di Valsanzibio, prime tappe di BIAS 2020, è segnato dalla storia della grande Repubblica Veneziana. Nel 1630 Venezia e buona parte d’Europa vissero l’incubo della peste. Da quegli anni bui per un voto a Dio la famiglia Barbarigo diede vita al Giardino Monumentale di Valsanzibio. Un luogo che dopo secoli presenta un percorso positivo di incredibile attualità, una passeggiata, tra opere d’arte e alberi monumentali, che, passo dopo passo, porta alla Salvezza. Una meta di purificazione e rinascita. Il legame con il Parco Archeologico di Lilibeo con la BIAS è invece dato dalla sua intima relazione con l’umanità delle religioni perdute, le cui tracce sono rinvenibili nel bellissimo percorso museale di Baglio Anselmi e vive e pulsanti nelle fibre dell’arte contemporanea che diventa strumento di riscoperta e di rinascita, ripartendo proprio dalla bellissima statua di
Venere che accoglie il visitatore nella prima sala del museo. Al MUME di Messina la BIAS 2020 ha rivelato la sua più intima relazione tra il passato ed il presente, con un percorso che – dall’archeologia all’era moderna – ricrea un inedito ed autentico dialogo tra gli artisti del passato e di oggi.
Il 12 luglio alle 17.30 al Loggiato San Bartolomeo di Palermo, si è inaugurata la VII° tappa della BIAS 2020, nello spettacolare museo a filo con l’orizzonte del mare, ben 55 artisti della BIAS 2020 in esposizione sino al 12 di settembre. Durante il vernissage numerose performance: la Compagnie du tempe d’une danse proveniente direttamente da Parigi, Performance ed installazione sonora di Terra Luce Silenzio dello Scultore Luca Pantina con musoica di Carlo Guarrera, video di Sebastiano Pavia realizzati dalla Facultad de bellas artes de Sevilla e il perfomance dedicata al poeta Africano Abded Kader Konate con l’artista Sarita Marchesi Van der Meer ed i rappresentanti del padiglione africano.
Ritornando ai parametri dell’evento BIAS 2020 la presidente Chiara Modìca Donà dalle Rose ci rappresenta che l’arte contemporanea non può essere più inserita, come è accaduto in passato, in una scuola di pensiero unica ed egemone. Le nuove acquisizioni scientifiche hanno permesso di allargare l’osservazione e le sue prospettive di decodificazione, di comprendere, nell’identificazione di un’opera d’arte, sia le istanze individuali, intimiste, dell’artista, sia il suo percorso formativo, che non può prescindere dalla cultura di appartenenza. La cultura, del resto, deve essere riconsiderata in una dimensione di movimento persistente e di sincretismo performativo. Sullo stesso piano viene affrontato un altro concetto cardine, la credenza. Essa va riletta in una modalità del tutto nuova, non facilmente incasellabile o assimilabile a sinonimi subalterni. La credenza può riguardare la fede o le pratiche rituali popolari, come anche l’idea di un progetto scientifico che ha validità solo se riconosciuto dalla comunità di studiosi che crede nella sua autorità. BIAS vuole contribuire alla realizzazione di un percorso di crescita collettiva, di un contesto di espressione artistica e dialogo interreligioso, al confine tra il sacro e la spiritualità più eclettica, vuole superare i limiti espressivi della lingua e della non-conoscenza delle religioni e delle culture dell’altro, vuole in sostanza trasformare l’arte contemporanea in uno strumento di indagine, denuncia, conoscenza, per annientare l’azione cancerogena del pregiudizio, nato più per finalità politico-economiche che per ragioni altre. OPERA DELL’ARTISTA PATRIZIO ALVITI
La BIAS e la collettività che intorno ad essa ruota, sono chiamati ad autodeterminarsi nell’indagare parametri di appartenenza alla propria gang di partenza piuttosto che alla nazionalità riportata sul proprio passaporto. BIAS è un’esposizione d’arte che si snoda sotto forma di grande gioco in cui gli artisti nell’operare ed installare le loro opere site specific affrontano il tema del gioco e la relazione intima tra il sacro ed il profano che nella congiuntura della simbologia del gioco. L’esposizione è ambientata in luoghi privati e pubblici con opere d’arte sul tema dell’edizione 2020, sul gioco ed il tempo, di una selezione di artisti che hanno partecipato al bando BIAS 2019. Il fattore tempo giocherà uno dei ruoli principali nella dialettica linguistica dell’arte contemporanea.
I Padiglioni BIAS 2020 sparsi in Italia e nel mondo sono: Padiglione Abramitico, Padiglione Scientifico, Padiglione Filosofico, Padiglione Esoterico, Padiglione Archeologico, Religioni Perdute, Padiglione Buddista, Padiglione Induista, Padiglione Sciamano, Padiglione Religioni Africane, Padiglione Zorastriano, Padiglione Paragnostico, Padiglione Web Art.
Le prossime tappe BIAS 2020 nel mese di luglio sono previste per il 24 luglio 2020 alle ore 18.00 in Piazza San Marco a Porto Rotondo, il 26 luglio nel Convento di Taormina oggi sede del magnifico Hotel Metropol, alle ore 18.00 e il 31 luglio a Palazzo Marchetti a Malfa nell’isola di Salina, alle ore 20.00 con un concerto inaugurale e il 4 agosto con una conferenza di Filosofia in partnership con il Festival delle Filosofie. Nel mese di Agosto e di Settembre molte attività culturali faranno parte del cartellone della BIAS 2020 nei singoli luoghi aperti per poi spostarsi in Egitto e in Senegal.
Artisti BIAS 2020 esposti nelle prime VIII tappe e sedi della BIAS 2020 tra Venezia, Valsanzibio, Marsala, Messina, Salina, Taormina, Gibellina, Palermo, Arcidosso, Morsasco, Porto Rotondo, Merigar, Tenerife, San Pietroburgo, Barcellona, Jamaica, Senegal, Egitto Sinai : CRISTIANO ALVITI | PATRIZIO ALVITI | CAMILLA ANCILLOTTO| ROSA ANNA ARGENTO |VITTORIO BUSET | ANDREA CANTIERI | PAOLA D’AMORE |RITA DEGLI ESPOSITI |EDOARDO DIONEA CICCONI |FELIX FELTRIN| EVPS |MARGHERITA GRASSELLI |MOHAMED KEITA |MARIE MALHERBE |ISABELLA MESSINA | ILEANA MILAZZO | NICCOLO’ MONTESI | ORA |JANINE VON THUNGEN | ROSA MUNDI | MARIELLA RAIMONDO |ROBERTO ZAMPARO
Cristiano Alviti
Patrizio Alviti
Andrico Fabio e In-Dialog Collective
Camilla Ancillotto
Abir Arafeh
Hadeel Azeez
Rosa Anna Argento
Gaetano Barbarotto
Bianca Beltramello
Fiorella Bonanno
Anca Borieu
Judith Boy
Momò Calascibetta
Olivia Calinescu Yanku
Andrea Cantieri
Carlo Cantini – Cristina Degli Innocenti
Daniele Cascone
Florinda Cerrito
Maddalena Cervinzo
Maria Cristina Cincidda
Bartolomeo Conciauro
Alberto Criscione
Liborio Curione
Francesco Cuttitta
Fabio Pilato
Paola D’Amore
DYNAMIC SPACE OF THE ELEMENT
Concetta De Pasquale
Rita Degli Esposti
Marie Claire Delamichelle
Angela Di Blasi
Angelo Diquattro
Edoardo Dionea Cicconi
Egybadour
EPVS
FADIBÉ
Roberta Faja
Felix Feltrin
Hirton Fernandez Junior
COMPAGNIE LE TEMPS DU NE DANSE
Rosario Genovese
John Gian
Daniela Gorla Fossa
Margherita Grasselli
Francesco Grasso
Lucio Greco
Tiffani Gyatso
Kazuyuki Kanda;
Mohamed Keita
Bernard Langestein
Zhang Lanpo
Gabriella Lupinacci
Francesca Romana Mainieri
Gabriella Maldifassi
Marie Malherbe
Rosalia Marchiafava Arnone
Giuseppa Matraxia
Antonio Mauro
Jasazii McKenzie
Isabella Messina
Ileana Milazzo
Sara Mineo
Daniela Monaci
Massimo Monicelli e Sarita Marchesi
Niccolò Montesi
Rosa Mundi
Teresa Noto
ORA
Giulio Orioli
Luca Pantina
Valerio Perino
Alexandru Podea
Alexander Sasha Popov
Giovanni Puntrello
Mariella Ramondo
Massimiliano Reggiani
Carla Regina
Collettivo Di Bernardo Rietti Toppetta
Enzo Rullo
Anna Sances
Maria Elena Serrano Santos
Nancy Sofia
Laura Tabanera
Pierdonato Taccogna
Benedetta& Miralles Tagliabue
Alimberto Torri
Francesco Trovato
Ute Pyka
Maria Felice Vadalà
Tiziana Viola-Massa
Sandro Von Einsiedel
Janine Von Thungen
Guan Yuliang
Roberto Zamparo
Ning Zhang
Li Zhiguo
Vadim Levin In Collaboration with «Art of foto»: Vadim Levin, Roman Zemlyachev, Igor
Smolnikov
Chiara Modìca Donà dalle Rose, Giulia Anselmo, Marie Malherbe, Ora Nadia Shaulova, Monica Cerrito, Gundula Rathjen, Ningzhang, Frate Axel, Mariangela Cirrincione, Sarita Marchesi, Federico Bonelli, Franca Mollo, Guido Brivio, Mila Sichera, Giancamillo Custozza, Michele Gervasutti, Fiona Biggero, Mohamed Dib, Marco Baseggio, Loretta Grigoletto, Farag Saliman, Giuseppe Mascoli, Liliana Mineo
il comitato tecnico organizzativo editor BIAS 2020 ringrazia
WISH – World International Sicilian Heritage
presenta la
BIAS 2020 , ossia una esposizione transnazionale che, previa Call, bando pubblico aperto a tutti i visulartist nel mondo, negli anni pari, viene organizzata nel centro storico di Palermo con una estensione strategica ad altri luoghi significativi dislocati in tutta la Sicilia e che abbiano uno stretto legame con BIAS e il tema scelto per l’edizione in corso.
BIAS è l’acronimo del più ampio titolo dell’esposizione Biennale Internazionale Arte Contemporanea Sacra delle religioni dell’Umanità.
BIAS, in inglese, ci riporta anche alla parola PREGIUDIZIO, all’idea di un giudizio che anticipa la conoscenza, all’opinione preconcetta all’origine del comportamento sospettoso e ostile che di norma gli uomini assumono reciprocamente nell’osservazione e nella comunicazione della loro diversità culturale e che spesso sfocia in manifestazioni tragiche come in rischiose marginazioni politico-economiche.
BIAS si pone quale obiettivo fondamentale la demolizione di ogni dogma preconcettuale, aprendosi invece alla possibilità di un invito alla conoscenza, esercitato attraverso il dialogo forte e reale tra i vari credo del mondo – filosofico, religioso e scientifico – nonché tramite la dialettica passato-presente-futuro, nella piena consapevolezza che la Storia non deve essere esclusivamente musealizzata, ma deve invece ergersi a modello, farsi memoria vissuta e interagire con la contemporaneità.
Questa prospettiva della BIAS, che è prima di tutto un avvio d’indagine e ricerca, uno spunto performativo di riflessione, si avvale dunque del confronto e della reciproca sussistenza tra Old Master Painting e Arte moderna e contemporanea, nonché della definizione di spazi espositivi, i Padiglioni, differenziabili in relazione al proprio credo (religioso, filosofico o scientifico) e al proprio progetto. Tra i principali Padiglioni della BIAS vi sono:
Padiglione Filosofico | Padiglione Scientifico-Darwiniano | Padiglione delle Religioni Perdute | Padiglione Abramitico [declinato nei Padiglioni Ebraico, Cristiano, Ortodosso, Protestante, Maronita, Islamico] | Padiglione Zoroastriano | Padiglione Sciamano | Padiglione Indù | Padiglione Buddista | Padiglione delle Religioni africane | Padiglione Ateo | Padiglione Sincretista| Padiglione Esoterico | Padiglione stampa web artist | Padiglione Paragnostico.
La collocazione dell’artista all’interno di uno al massimo tre Padiglioni è astratta e risponde al percorso progettuale dell’artista stesso, in stretta relazione al tema proposto dalla BIAS in sede di Call.
Il tema della BIAS 2016 è stato LA CREAZIONE.
Il tema della BIAS 2018 è invece LA PORTA. Porta itineris longissima dicitur esse. La porta intesa come soglia filosofica, come limen privilegiato. Letteralmente il celebre motto latino significa che la porta è la parte di un viaggio più lunga da attraversare. Il primo passo che viene compiuto oltrepassando una porta, un’altra cultura, un altro mondo, è, in altri termini, quello più complesso, perché spesso ancora “contaminato” da atteggiamenti diffidenti e/o pregiudiziali in grado di deformare lo sguardo e creare disagio. Oltrepassata la soglia, il viaggio per la conoscenza è più libero e spontaneo.
Il tema della BIAS 2020 è invece IL TEMPO DEL GIOCO IL GIOCO DEL TEMPO | THE TIME OF THE GAME, THE GAME OF THE TIME, in questo momento difficile assume un valore particolarmente simbolico.
La Call è stata aperta, da ottobre 2019 a gennaio 2020, con partecipazione al bando consultabile e scaricabile con l’Application Form sul sito www.biasinstitute.it.
Ogni artista ha proposto da una a tre opere compiute e inedite sul tema, oppure progettualità realizzabili anche Site-specific. Le proprie opere vengono accompagnate da un breve componimento critico, che aiuti a disvelarne il senso, e da una precisa scelta di collocazione tra i Padiglioni espositivi indicati, in relazione alle proprie scelte artistiche e di vita.
Le opere sono state selezionate dal Comitato Curatoriale di Selezione che valuta il progetto laboratoriale, il percorso dell’artista, il progetto Site-specific o l’opera finita, nonché la sua collocazione nell’ambito dell’esposizione in un dialogo allestitivo nei suggestivi luoghi della BIAS, tra palazzi storici, musei, sagrati, chiese e oratori del Centro storico di Palermo o tra parchi, città e paesi, strategici, dislocati per tutta la Sicilia.
Il Comitato di Selezione, diversamente composto, alla fine della rassegna selezionerà un artista per padiglione e un padiglione tra più significativi della BIAS 2020.
Alla BIAS possono partecipare artisti di ogni genere, pittori e scultori, incisori e fotografi, performer, architetti, compositori musicali etc., in aderenza a una dinamica sempre più trasversale dell’arte contemporanea odierna.
Nel corso della BIAS 2020, come già accaduto in quella del 2016 e nel 2018, vengono inoltre organizzati numerosi eventi, conferenze, meeting, concerti, rappresentazioni teatrali, incontri editoriali, in stretta connessione con l’arte, la protagonista indiscussa, ma anche con tutti gli operatori culturali, interessati alla tutela, alla promozione, alla fruizione e alla valorizzazione delle arte passata e presente, in termini umanistici, scientifici, tecnici e giurisprudenziali. In ragione della pandemia COVID 19 la BIAS 2020 non si ferma e inizierà comunque prima in versione cyberspace sul web per poi rivederci tutti dal vivo appena sarà possibile.
BIAS 2016 2018 2020 artist call for BIAS 2020 edition
English Version
BIENNALE
INTERNAZIONALE
ARTE ARCHITETTURA CONTEMEPORANEA
SACRA SICILIA
To all the Bias artists all over the World:
BIAS 2016 on the theme of “The Creation”, BIAS 2018 on the theme of “The gate: porta itineris dicitur longissima esse” and to the participants to BIAS 2020 “The game of the time, the time of the game”
This is an extremely hard time in which the whole of humanity is forced to think, to stop, to reflect about the daily flow of our lives, the pressing rhythm of the metropolis, our work and how we relate to the World and to the others. In this context we reflect on the principles conveyed through the art, through BIAS which is the first transnational biennial of contemporary art in the World, the first biennial where is valued the spirituality and the deepest introspective analysis coniducted by the artists in the genesis of their practices. Today, even more than yesterday in an incredibly anticipatory vision, BIAS plays a crucial role offering to the artist, as a citizen of the world, the largest mean of communication ever existed: the art. In all its forms, art is a mean overcoming every geographical and national boundary. Of course, BIAS cannot start on may 2020, but through our screens, we can offer a little preview of it. BIAS encourages the artists of the previous editions and those of this edition to prepare a little video maximum 30 seconds: 1. in your studios, homes, bedrooms or wherever you are in this moment, reflecting on these three points: what is BIAS to you, in its transational connotation; 2. a reflection on this year theme, “the game of the time, the time of the game”; 3.and your personal appeal to the World in info@bias.institute
Please stay tuned and keep in contact through our website: www.bias.institute
Together, united and supporting each other, men and women from all over the world and from all religions and beliefs, we will overcome the barrier of time. A very big hug to everyone from BIAS and all its team all over the world.
German Version
Liebe Künstler der
Bias 2016 (The Creation), Bias 2018 (The gate: Porta itineris longissima dicitur esse) und liebe Wettbewerber der BIAS 2020 (The game of the time, the time of the game),in diesem sehr schwierigen Moment,in dem die gesamte Menschheit gezwungen ist,anzuhalten,nachzudenken und den langsameren Verlauf des täglichen Lebens, die Beziehung zum pulsierenden Rhythmus der Großstadt, zur Arbeit, zur Welt (und zu sich selbst) neu zu organisieren. (Alles) Prinzipien, die von der Kunst vermittelt werden und von BIAS, der weltweit ersten nationenübergreifenden Biennale moderner Kunst, die erste und einzige, in der der Wert der Spiritualität und der der tiefer gehenden,nach innen gerichteten Analyse in der Entstehung des künstlerischen Schaffensprozesses eine wesentliche Rolle spielen. Sei es die Form, Skulptur, Malerei, Design, Musik, Performance, Architektur,…jegliche Kunstform entsteht in unserem Innersten. Wie bereits Kandinsky
bemerkte, geht der fundamentale Wert der Spiritualität eines Künstlers weit über Landesgrenzen hinaus. Heute hat die Stimme des Künstlers einen noch höheren Stellenwert. Als Weltbürger appelliert er an die Welt mit dem größten Kommunikationsmittel, welches es je gegeben hat, mit der Kunst. Rein diese Kommunikationsform war schon immer imstande, geografische Barrieren, Vorurteile, Unwissen und Unkenntnis zu überwinden. Weil sie durch die Möglichkeit der Medienverbreitung alle erreicht. Deshalb laden wir alle diejenigen, die in den vergangenen Jahren teilgenommen haben und dieses Jahr teilnehmen werden – es sollte im Mai beginnen und im September enden, der Beginn wird physisch aber nicht im Mai stattfinden können- wir laden also alle dazu ein, ein 30 Sekunden langes Video in den Ateliers vorzubereiten, in dem folgende drei Fragen beantwortet werden sollen: 1. was ist BIAS für euch, die erste und einzige nationenübergreifende Biennale, in welcher der Künstler über seine Innerlichkeit und Spiritualität definiert wird, unabhängig davon, wo er ist, welchen Geschlechts er/sie ist, welcher Glaubensrichtung er angehört und nicht über seine Nationalität ;2. Gedanken zum diesjährigen Thema des Spiels und der Zeit des Spiels ; 3. einen Appell an die Welt. Eine feste Umarmung an alle von BIAS mit seinem Team in der ganzen Welt, das sich BIAS widmet und freiwillig eure Kunst in der Welt verbreitet. Ich erwarte euer Video, maximal 30 Sekunden. Auf geht’s! info@bias.institute
Bleibt bei uns und verlieren wir uns nicht aus den Augen! www.bias.institute.it Gemeinsam, vereint und solidarisch untereinander, Männer und Frauen der ganzen Welt und aller Religionen, werden wir weit gehen über die Grenzen der Zeit hinweg.
Russian Version
Дорогие художники, участники BIAS:
BIAS 2016 на тему «Сотворение мира»,
BIAS 2018 на тему «Ворота: самый длинный путь»
и участники Bias 2020 «Игра времени, время игры»
Это особое время, когда все человечество вынуждено размышлять, останавливаться, пересматривать повседневный поток нашей жизни, насущный ритм мегаполиса, нашу работу и то, как мы относимся к миру, к другим и к себе.
при поддержке BIAS, мы размышляем об этих принципах и делимся ими с миром, используя язык ИСКУССТВА.
BIAS является первой транснациональной биеннале современного искусства в мире. Это первое биеннале, где ценится прежде всего духовность и глубокий внутренний анализ, проведенный художником в процессе его пути, в генезисе его практики.BIAS сегодня играет важную роль, предлагая художнику как гражданину мира самое уникальное средство коммуникации из всех когда-либо существовавших: искусство во всех его формах и проявлениях – средство преодоления всех географических и национальных барьеров.
Биеннале BIAS должно было начаться в мае 2020 года, конечно, оно не сможет стартовать как планировалось, но BIAS хотел бы предложить небольшой предварительный просмотр работ и участников на наших экранах.
Поэтому BIAS рекомендует художникам, участникам прошлых и нынешних выставок подготовить небольшой видеоролик максимум на 30 секунд. В ваших студиях, домах, спальнях или где бы вы ни находились в данный момент, размышляя над этими пунктами:1. Что такое BIAS для вас?2. Размышления о теме, заявленной для этого года – «Игра времени, время игры.»3. Ваше личное обращение к миру info@bias.institute
Мы приглашаем Вас Следить за обновлениями и оставаться на связи через наш сайт:www.bias.institute
Мы верим, что выйдем далеко за пределы временного барьера – все Вместе, объединившись и поддерживая друг друга, мужчины и женщины всего мира, всех религий и верований. Большое спасибо всем от BIAS и всей ее команды по всему миру.
Chinese Version
亲爱的“国际宗教艺术双年展”(BIAS)的艺术家们:
2016年,双年展以“创造”为主题,
2018年,双年展以“门:跨出门口才是旅途中最远的一程”为主题,
今年,双年展以:“时间的游戏,游戏的时间”做为主题。
“国际宗教艺术双年展”是这个世界上第一个着眼于艺术家追本溯源,寻找自我灵性,和深入自我分析的当代艺术展览。
在 众多的 交流媒体里,艺术是唯一不被地理,文化与国家边界阻碍的沟通方式。“双年展”则成为了艺术家们最大最好的交流平台。
而如今,我们正身处一个艰难的时刻。所有人被迫停歇和反思我们的日常生活。思考都市的紧张节奏,思考我们与世界、与他人的关系。而从这角度,我们希望各位可以回溯你们当初想从艺术中,和“国际宗教艺术双年展览”里 希望传达给世界的信息。
很显然的,本届双年展无法在2020年5月如期举行,但我们仍可通过荧幕献上一章序曲。因此,双年展诚挚地邀请 参与过往届的,和正准备参与本届双年展的艺术家们,准备一段30秒以内的短视频。你们可以在你的工作室中,家中,卧室中,或者你此刻身处的任何地方,向我们分享你对以下几点的看法:
- 对你来说,“国际宗教艺术双年展”是什么?
- 你对今年的主题“时间的游戏,游戏的时间”的见解。
- 你想要对世界传达的话语。 info@bias.institute
请通过我们的网站,www.bias.institute.it ,持续关注和保持联系。
BIAS世界各地的全体成员希望与各位艺术家们互相支持,超越障碍,携手度过这艰难的时刻。
Armenian Version
Հարգելի արվեստագետներ,
Այս դժվարին ժամանակների ընթացքում մարդկությունն ստիպված է մի պահ կանգ
առնել և խորհել առօրյա կյանքը ճնշող ռիթմի շուրջը։
Ահա թե ինչու՞ և ի՞նչ է ներկայացնում այսօր BIAS-ը 30 վայրկյան տևողությամբ
տեսահոլովակով․
– Ի՞նչ է BIAS–ը՝ աշխարհում առաջին եվ միակ բիենալեն, որտեղ անկախ իր
ազգային պատկանելությունից, արվեստագետը ստեղծագործում է՝ ներդնելով
իր հոգեկան ներաշխարհը
– խորհրդածությունները ներկա ժամանակաշրջանի շուրջը
– Կոչ աշխարհին
info@bias.institute
Միավորված և միասնաբար մենք կկարողանանք հաղթահարել ժամանակի
պատնեշները և առաջ անցնել դրանցից։
BIAS-ի նախագահ` Քիարա Մոդիկա Դոնա Դալլե Ռոզե
www.bias.institute